Complicazioni e mortalità dopo cistectomia radicale per carcinoma della vescica a cellule transizionali


I Ricercatori della Clinica Urologica dell’Università di Padova, hanno valutato le complicanze post-operatorie precoci e la mortalità a 3 mesi dopo cistectomia radicale.

Sono stati raccolti in modo retrospettivo dati sui 358 pazienti consecutivi sottoposti a cistectomia per tumore della vescica a cellule transizionali presso un Centro di riferimento nel periodo 2002-2006.

I criteri di Martin sono stati utilizzati per riportare le complicazioni che sono state classificate secondo il sistema di Clavien.

In totale, si sono manifestate 231 complicazioni in 174 pazienti ( 49% ) e il 13% è risultata di grado da 3 a 5.

Il tasso di mortalità a 3 mesi è stato del 3%.

Dopo la valutazione dell’intera coorte di pazienti, il punteggio dell’American Society of Anesthesiologists è risultato essere l’unica covariata significativamente associata a complicanze di grado da 3 a 5 nell’analisi univariata.

L’analisi di sottogruppo limitata ai pazienti con neovescica ileale ortotopica ha mostrato che il genere femminile ( HR=0.204; p=0.017 ) e il punteggio dell’American Society of Anesthesiologists ( HR=2.851; p=0.013 ) sono predittori indipendenti di complicazioni di grado da 3 a 5 nell’analisi multivariata.

In conclusione, applicando una metodologia standardizzata per riportare la morbilità precoce, circa il 50% dei pazienti che si sottopone a cistectomia radicale ha avuto complicazioni entro 3 mesi dall’intervento chirurgico.
Benchè la maggior parte delle complicazioni si sia rivelata di tipo minore, circa il 13% dei pazienti ha affrontato complicazioni di grado da 3 a 5, che hanno portato a un tasso di mortalità del 3% a 3 mesi.
Il punteggio della American Society of Anesthesiologists è risultato significativamente associato a complicazioni maggiori, mentre in una analisi di sottogruppo in pazienti con neovescica ileale ortotopica anche il genere femminile è risultato essere un predittore indipendente di complicazioni maggiori. ( Xagena2009 )

Novara G et al, J Urol 2009; 182: 914-921

Uro2009 Onco2009 Chiru2009



Indietro

Altri articoli

I dati della coorte B dello studio di fase II KEYNOTE-057 hanno indicato che Pembrolizumab ( Keytruda ) era attivo...


Il trattamento neoadiuvante con Enfortumab vedotin ( Padcev ) ha dimostrato un'attività promettente tra i pazienti non-idonei al Cisplatino con...


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha concesso l'approvazione accelerazione per Balversa ( Erdafitinib...


I risultati intermedi aggiornati della coorte A dello studio di fase 2 KEYNOTE-057 hanno mostrato che Pembrolizumab ( Keytruda )...


Pembrolizumab ( Keytruda ) neoadiuvante ha indotto risposte patologiche complete in quasi il 40% dei pazienti con carcinoma uroteliale della...


L'instillazione intravesicale della Mitomicina C immediatamente dopo la resezione transuretrale del tumore della vescica non-muscolo-invasivo ( TURBT ) riduce...


Dopo numerosi anni caratterizzati dall’assenza di progresso nel trattamento dei carcinomi uroteliali della vescica, un nuovo importante orizzonte di cambiamento...


Si ritiene generalmente che il carcinoma in situ sia refrattario alla chemioterapia, ma mancano dati specifici per convalidare questa ipotesi....


Sono stati presentati i risultati di uno studio di fase I in aperto che ha dimostrato che l’ immunoterapico sperimentale...